Parole circa "Melamangiai" (RPlibri 2018) di Daniela Matronola a cura di Alessia Iuliano

Termino Melamangiai di Daniela Matronola e mi domando quale sia il segreto, se la ilare ironia o la grande caparbietà nell’indagare, con la curiosità di chi vuole essere sorpreso, ogni piccolo istante dell’esistere. Appena dopo, mi domando il motivo alle spalle dell’eventuale segreto. Quel lapsus che la poesia incontra un momento prima di essere scritta; “I capelli molto neri. Forse tinti. Finti./ Questo il fotogramma. Tu che entri/”. Perché la difficoltà di stare al mondo, come di stare a fare poesia, è entrare in punta di piedi nel suo mistero. Capire, o soltanto, almeno, domandarsi “Quale valore dobbiamo dare a un sogno?”

Lungi da essere una divinazione, “Non è un annuncio, non è un vaticinio,/ non è una divinazione [...]”, la poetica intrapresa dall’autrice, ed affidata all’incidentalità di alcuni versi-chiave rivela una volontà di indagare, fotografare, riportare: “[...] È tempo di culto/ umanitario. Senza rivolta”.

Ma, appunto, “Fotografare è un affare disperato” e farci i conti implica doppia attenzione; “Il coraggio sta nell’incamminarsi/”.

Daniela Matronola si incammina, osserva e dissemina la sua raccolta di audaci confessioni, una sorta di vademecum del viaggiatore per chi, come lei stessa fa, vuole addentrarsi nella coscienza di questa moderna umanità.

Autoreferenziale ci confessa “I testi sono/ testamenti. Lasciti”. In fondo, cosa altro potrebbe essere la poesia se non una donazione ai posteri?

Un lasciare e, perché non addirittura un lanciare quella pulce nell’orecchio al lettore attento, curioso, perché non si faccia tutto indistinto?

Melamangiai è questo. Uno scrupoloso tentativo di catalogazione e raccolta di storie, vicende, episodi per evitare che l’indistinto si compia.

Alessia Iuliano

*

Il sabato si è cambiato

in un giorno qualunque.


Puoi lasciare la casa o darti

a un ripido giro d’Italia

tra la cuna abbandonata

e la tana da riguardare.

Tutto si è fatto indistinto

Tutto ora è solo turismo.

*

Dalla lingua della Legge

ho imparato un trucco:

tutte le parole dette, le cose nominate,

sono tutte indicate perché mancano.

Il Preambolo toccante nella Dichiarazione

di Indipendenza tocca tre punti: vita, libertà

e la ricerca della felicità. La vita non era

assicurata, la libertà non era scontata,

la felicità è la chimera di ogni essere vivo.

Dirlo è porlo come questione, vitale bisogno.

Opere omissioni parole e pensieri.

Auguri sinceri uguale falsi auguri.

Daniela Matronola : (Cassino, 1961) lavora alla propria letteratura da molti anni, su quasi tutti i fronti: racconto, romanzo, traduzione, critica su rivista, poesia. Ha anche tenuto corsi sulla poesia italiana a studenti americani alla LUISS e di scrittura in versi per la Scuola di Scrittura Creativa OME­RO, prima in Italia (a parte le lezioni milane­si di Giuseppe Pontiggia). Ha vinto qualche premio, per il racconto, per la poesia e per il romanzo.

*

Nota pubblicata per la prima volta sul blog ParolaPoesia

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