Attraverso il mediatore artistico-sonoro possono trarre benefici bambini, adolescenti, adulti e anziani che vivono:
Problemi di concentrazione, di integrazione, di apprendimento, di comunicazione, di ritardo o di iperattività (DSA);
Piccole nevrosi, disturbi psicosomatici, stati d’ansia, stati depressivi, disturbi psichici e dell’umore, disturbi della personalità, psicosi;
La gestazione per fornire accompagnamento al parto e allo sviluppo neonatale;
La necessità di migliorare le proprie prestazioni nello studio, lavoro, sport;
Alterazioni funzionali dell’apparato neuromotorio;
Sindrome di Down;
Demenze senili degenerative.
Il termine greco παιδεία originariamente indicava l’educazione, assunse poi il valore di ‘formazione umana’, la Paidéia non è tanto il mezzo per un traguardo formativo, quanto piuttosto il fine stesso dell’educazione. Secondo il modello ispiratore greco, essa è il frutto di un processo continuo, mai compiuto, che impegna tutto l’uomo, il quale attraverso la paidéia realizza pienamente sé stesso come creatura autonoma, consapevole di sé e in armonia col mondo.
I primi grandi educatori greci, infatti, ricevendo una educazione conforme alla natura, educavano al piacere della cura di sé. E la cura non si limitava affatto a guarire dal sintomo manifestato dal corpo ma, per essere reale e rinnovare l’essere, doveva anche interessarsi del bene dell’anima (psiche) oggi come allora vittima di disturbi penosi e difficili da scorgere e trattare, i cui effetti coinvolgono il corpo.
L’uomo occidentale mette sempre più in secondo piano la cura del proprio Essere, del proprio sé, come anche la propria dimensione creativa, meccanizzando i propri comportamenti.
L’essere umano, in realtà, nasce predisposto ad una naturale crescita che vede un profondo legame bioenergetico tra mente e corpo, ma l’ambiente odierno costituisce una potente spinta frenante ed inibente di questo potenziale umano ed espressivo.
Esistono importanti mediazioni di cui avvalersi – con l’applicazione di tecniche e metodologie psicologiche e pedagogiche – per realizzare percorsi individuali o di gruppo destinati a bambini, adolescenti e adulti, volti a raggiungere, mantenere o ripristinare uno stato di benessere mente-corpo, permettendo l’integrazione del proprio sé alla realtà, al mondo e quindi all’ambiente circostante; superando traumi, dolori, paure, e crescendo seguendo la più naturale e personale evoluzione, stabilendo o ristabilendo così l’unità della propria personalità.
Ogni percorso di Paidéia Emozionale, elaborato di volta in volta secondo le finalità che l’utente singolo o il gruppo si prospetta di conseguire, è prima di tutto un processo relazionale, che si fonda su parametri teorico-pratici, e condotto in modo consapevole e pianificato.
Il processo relazionale vede l’adozione di mediazioni di tipo prevalentemente non verbale, afferenti al linguaggio artistico-musicale (suono/musica, segno grafico/disegno…), e della narrazione come dispositivo interpretativo e conoscitivo con lo scopo di creare una interazione-relazione con l’utente, di tipo prevalentemente emozionale e simbolico, per promuovere il benessere fin dalla più tenera età e, ove possibile, la consapevolezza nel cognitivo e nell’agito.
Realizzare percorsi di questo tipo mi è possibile grazie alla formazione multidisciplinare che ho intrapreso, ormai da otto anni. Sono, infatti, laureata in Musicoterapia, ho frequentato una accademia di specializzazione triennale in Illustrazione, mi sono formata frequentando diverse classi di Scrittura Creativa presso la sede italiana della scuola americana The Writers Studio, e il prossimo settembre conseguirò il Master in Pedagogia e Educazione della scrittura a mano e del disegno.
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