Quando si parla di illustrazione, checché se ne dica, si pensa più spesso a un omino chino su di un foglio o al computer a creare disegnini più o meno seriosi se va bene, altrimenti lo si declassa direttamente al pittore che non ce l’ha fatta ma l’illustratore è una figura articolata e un po’
oscura, e soprattutto, è uno che pensa molto, genera nuovi linguaggi e immaginari che possano mettersi in comunicazione con il maggior numero di ambiti commerciali e culturali.
Illustrare questo vuol dire, comunicare interpretando, traducendo, decorando e visualizzando i concetti.
Generalmente ogni progetto richiede una propria pipeline, che è la strutturazione del processo creativo e del flusso di lavoro per agevolare i tempi e i meccanismi di produzione di un’illustrazione, una copertina, un libro illustrato, una serie a fumetti e, dunque, un qualsivoglia progetto. Sostanzialmente le fasi che, però, sovraintendono qualsiasi progetto prima della sua consegna sono 6:
Realizzazione di una tavola di referenze.
Studio degli eventuali personaggi, degli ambienti, del soggetto.
Studio della composizione e dell’inquadratura.
Studio delle ombre, delle luci e chiaroscuro.
Studio della composizione cromatica
Con la tecnica definitiva: acquerello, acrilico, olio, chine, inchiostri, digitale, mista o collage.
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